mafalda
(lunedì 14 gennaio 2013)
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Si torna a parlare di Erika
E' di questi giorni la notizia che Erika (ricordate l'omicidio della mamma e del fratellino di Novi Ligure ?) torna libera dopo undici anni .Purtroppo ,come diciamo sempre ,le pene in Italia non corrispondono mai alla gravità delle colpe e a volte non c'è neanche la certezza della pena.La signorina Erika , dopo qualche anno trascorso in prigione , è stata trasferita in una comunità ma dalle foto che spesso la ritraevano a cavallo , in palestra o immersa nella natura , non dava l'impressione che stesse soffrendo per la reclusione.Torna libera , dicevo e la signorina si permette pure di lamentarsi perchè , dopo aver espiato la pena (?),si sente offesa dagli sguardi delle persone che non avendola perdonata del tutto , non le propongono il posto " fisso "che le farà guadagnare l' indipendenza economica ..... come se uscire dal carcere le desse pieno diritto ad un premio , oltre che alla precedenza sugli altri giovani .Nessuno ha informato la signorina in questione che ci sono ragazzi con tanto di fedina penale pulitissima ,molto più meritevoli di lei e in attesa di un lavoro da anni ?
Perchè ,mi chiedo, come espiazione della pena ,non è stata introdotta in un un particolare percorso (del tipo bambini malati in uno stadio terminale ) nel quale sarebbe venuta a contatto con persone che soffrivano proprio per farle prendere coscienza di quanto è importante la vita ? Io sono per il reinserimento delle persone che hanno sbagliato e forse per Erika questa attesa per un lavoro ,finalmente le farà capire che non deve aspettarsi alcun "premio "e che forse è venuto il tempo di espiare le sue colpe .